Quanti inni nazionali ha l'Italia?
In tempi dove c’è chi canta “Va pensiero” o chi canta “La Gatta” di Gino Paoli e chi (Marchisio della nazionale italiana di calcio) storpia il testo dell’inno nazionale infilandoci aggettivazioni oscure (Roma ladrona), forse sarebbe meglio fare una accurata e responsabile riflessione…
Io sono per cambiare il testo del "Canto degli Italiani" (meglio noto come “Inno di Mameli"), ormai fuori tempo, con un testo nuovo e contemporaneo. Le musiche possono rimanere tali (musiche di Michele Novaro) in omaggio alla tradizione. La musica si conserva e il testo cambia e l'inno possiamo continuare a chiamarlo “Canto degli Italiani” o “Inno di Novaro” (autore della musica come già detto) o inno di chi comporrà il testo (chiaramente non si chiamerà più “Inno di Mameli”). Facciamo un Referendum su questo. Immagino la Lega Nord possa essere d’accordo e sarebbe già un bel passo avanti verso l’idea di unità nazionale, invece di questa confusione disgregante e denigratoria verso qualcosa che ci dovrebbe tutti quanti rappresentare (prendiamo in giro noi stessi…).
Fabrizio
In tempi dove c’è chi canta “Va pensiero” o chi canta “La Gatta” di Gino Paoli e chi (Marchisio della nazionale italiana di calcio) storpia il testo dell’inno nazionale infilandoci aggettivazioni oscure (Roma ladrona), forse sarebbe meglio fare una accurata e responsabile riflessione…
Io sono per cambiare il testo del "Canto degli Italiani" (meglio noto come “Inno di Mameli"), ormai fuori tempo, con un testo nuovo e contemporaneo. Le musiche possono rimanere tali (musiche di Michele Novaro) in omaggio alla tradizione. La musica si conserva e il testo cambia e l'inno possiamo continuare a chiamarlo “Canto degli Italiani” o “Inno di Novaro” (autore della musica come già detto) o inno di chi comporrà il testo (chiaramente non si chiamerà più “Inno di Mameli”). Facciamo un Referendum su questo. Immagino la Lega Nord possa essere d’accordo e sarebbe già un bel passo avanti verso l’idea di unità nazionale, invece di questa confusione disgregante e denigratoria verso qualcosa che ci dovrebbe tutti quanti rappresentare (prendiamo in giro noi stessi…).
Fabrizio