SAGGIO: UNA SCUOLA CHE NON E’
La pedagogia scienza inascoltata
La pedagogia è una scienza fondamentale nel panorama culturale e sociale moderno, tuttavia sembra ricevere la stessa attenzione di un bambino bisognoso di un aiuto, necessario al soddisfacimento di un proprio importante bisogno, e che urla spassionatamente per ricevere l’attenzione necessaria all’ascolto, in una folla di peseudo-adulti insensibilmente sordi ed occupati nelle loro conversazioni pateticamente futili.
La pedagogia non suggerisce ma ordina, stabilisce, indica, ammonisce, pretende… eppure, se pur essa scienza, la società preferisce la casualità del crescere alla scienza del crescere.
Una casualità consapevolmente governata da irresponsabilità, immaturità, egoismi, interessi, classismi, razzismi, odi e chi ne ha più ne metta… che rendono difficile, ed a volte praticamente impossibile, la messa in pratica in itinere di teorie e metodologie scientifiche appurate.
Una casualità che oscilla, come il pendolo di Focolt, tra perdono e punizione, da sinistra e destra lentamente ed incessantemente senza raggiungere mai un centro scientifico, veramente educativo.
La pedagogia detta delle regole certe per la crescita matura e responsabile di nuove generazioni di uomini e donne ma, a quanto sembra, invano…
Dov’è la pedagogia nella società?
Dov’è la pedagogia a scuola?
Nei libri… nelle intenzioni… ma nei fatti?
Leggo… mi appassiono… tra le righe condivido parole, concetti conosciuti o completamente nuovi… capisco… imparo… mi appassiono ancora di più a questa bellissima professione che è l’insegnamento… ma poi torno a scuola, alla realtà… a questa triste realtà…
Edifici scolastici completamente inadatti a mettere in pratica qualsiasi modello moderno del fare scuola che si ispiri a tutte queste belle teorie…
Completa mancanza di spazi e conseguentemente di laboratori, materiali, mezzi, strumenti che addormentano la passione, l’amore per questo mestiere e che portano i più a passare il tempo con l’ansia che tutto scorra in maniera inutile…
Insegnanti anziani… che della pedagogia non ricordano se non qualche cosa letta una trentina di anni fa sui libri di scuola delle magistrali e che dettano legge…
Amministratori con le mani impastate nella burocrazia che corrono dietro a leggi, direttive, ordinanze, decreti, disposizioni che vanno e vengono nei corridori dei palazzi della scuola…
Ma la Scuola dov’è?
Sui libri… nelle intenzioni… forse nelle mie parole che, purtroppo e con infinita tristezza, non servono per abbattere questo muro di irresponsabilità, immaturità ed indifferenza…
Fabrizio Fiordiponti