L'insegnamento è diretto all'apprendimento?
Risposta: SI.
Un buon insegnante è garanzia matematica di un buon apprendimento?
Risposta: NO.
Un buon insegnante è una condizione necessaria, ma non sufficiente, perchè si abbia apprendimento.
Concorrono come fattori:
1) il tessuto sociale non sempre ideale (a volte depresso o problematico);
2) l’educazione o la diseducazione e i condizionamenti familiari;
3) la vita familiare (figli di divorziati o di coppie separate o di genitori troppo apprensivi o troppo assenti);
4) la presenza di più culture e religioni in classe;
5) la psicologia dell’alunno e familiare (anche a volte problematica);
6) la volontà dell’alunno (non sempre al top);
7) l’organizzazione scolastica (negli edifici, negli spazi, nelle strutture, nei sussidi, nei laboratori, nelle tecnologie e nella dirigenza);
8) gli ordinamenti scolastici e i programmi (sempre in ritardo rispetto ai tempi);
9) le politiche per la scuola;
10) il clima sociale;
11) etc etc
La bocciatura di un alunno e la sua resa scolastica è un fallimento della scuola, della famiglia e della società. Non solo dell’insegnante.
Giusto formare docenti più preparati e valutarli…
Ma chi valuta i Dirigenti, l’Amministrazione, la Politica e gli attori sociali?
Se non cambia nulla intorno alla Scuola, non cambierà mai la Scuola…
Se è vero che Brunetta, parlando del doveroso passaggio al merito da compiersi per Legge, ha detto che saranno gli alunni (Collegi di classe e assemblea d’Istituto degli alunni) e le famiglie (Consiglio di Istituto) a valutare gli insegnanti e a stimolarli a far meglio (quindi si avrà una valutazione nel doppio senso perché i docenti valutano gli alunni)… allora, seguendo la stessa direzione, dovrà essere il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto a valutare il Dirigente Scolastico… un Collegio dei Dirigenti Scolastici a valutare l’azione della Dirigenza Scolastica Provinciale… i Dirigenti Scolastici Provinciali di una Regione a valutare il Dirigente Scolastico Regionale… i Dirigenti Scolastici Regionali italiani a valutare il Ministro della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca…
Così per ogni comparto ministeriale…
Solo così si potrà mettere in atto veramente la riforma Brunetta sul merito e mettere in atto la democrazia.
Viceversa sarà la solita PAGLIACCIATA italiana.
Fabrizio Fiordiponti
Non si prenda questa americanata ad esempio…
http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_25/rhode-island-scuola-alunni-bocciati-insegnanti-licenziati-burchia_647097de-21df-11df-8195-00144f02aabe.shtml