Forse è arrivato il momento che io racconti qualcosa. Credo interessante, direi affascinante, che ha quasi del misterioso, dell’occulto, del vago…

Parto dalla “descrizione di un attimo”, questo, fluente, che scorre mentre le mie stesse dita si accingono a digitare le lettere di queste parole sulla tastiera di questo computer.

In questo attimo io sono in attesa, in attesa di una risposta ad una mia domanda che ha già 3 anni, in attesa di vedermi riconosciuto un Diritto, per Legge. In attesa, da docente, di una risposta ad una mia domanda di mobilità che per un qualunque docente è cosa semplice ottenere e di normale prassi e nei tempi stabiliti, ma non per me…

Raccontarvi tutto sarebbe lungo e richiederebbe troppo tempo, ma sappiate che tutto quello che mi è stato fatto sta tornando loro in modo clamorosamente e spontaneamente indietro.

Quando un uomo riesce a dimostrare la sua ragione perché sa di averla, non c’è rimedio per chi è andato avanti affermandola senza usarla nel mentre… anche se sono potenti e tanti…

Inoltre chi dovrà poi difenderle queste persone che hanno gravemente sbagliato sarò io, perché, da docente, conosco anche le ragioni di una cultura in relazione alle ragioni più universali…

Fabrizio