Sondaggio RAI 1: Come si toglie l’immondizia dalle strade?
Risposta
Laddove la raccolta differenziata non è ancora una pratica consolidata, e per tutti i rifiuti non riciclabili, si può pensare questa soluzione che richiede l’avallo dell’ONU.
Si costruiscono delle piattaforme di acciaio inossidabile nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico in acque internazionali, galleggianti ed in mare aperto, lontano da qualsiasi terra. La spazzatura, ad esempio da Napoli (ed escluso il vetro che si può pensare facilmente di raccoglierlo e riciclarlo) parte dal porto di Napoli con delle belle navi cariche e, attraversando lo Stretto di Gilbilterra, si porta in mare aperto verso queste piattaforme (la stessa operazione può essere fatta per via aerea con gli aeroplani). La spazzatura viene poi scaricata totalmente in queste piattaforme e le viene dato fuoco. L’impatto ambientale è minimo e totalmente assorbibile data la quantità di mare che vi è intorno. Inoltre, come effetto inquinante, questo non è niente (quasi nullo) rispetto alle tonnellate di petrolio versate recentemente in mare nel Golfo del Messico e in Italia nel Lambro, nel Po’ e nell’Adriatico (con più modeste quantità). L’impatto ambientale non è niente rispetto a tutti quei fumi inquinanti scaricati nell’aria dalle aziende presenti sul territorio.
Le scorie radioattive invece possono essere portate inizialmente sulla Luna (in strutture costruite appositamente) e poi su Marte (quando saremo in grado di arrivarci). Se proprio non possiamo fare a meno del nucleare…e dovremmo fare a meno sia del nucleare sia del petrolio…è arrivato il tempo…
Fabrizio Fiordiponti